La Giuria della decima edizione del Premio Letterario Città di Melegnano presieduta da Benedetto Di Pietro per la Sezione Poesia e da Alessandra Crabbia per la Sezione Narrativa, ha stabilito la seguente classifica finale:
SEZIONE POESIA
- Opera 1^ classificata: Passeggeri in metrò di Pietro Catalano, Roma
Questa la motivazione: “Il poeta Pietro Catalano nella lirica “Passeggeri in metrò”, partendo dall’affermazione che gli occhi sono lo specchio dell’anima, pone un’importante considerazione che mette a confronto la ricchezza materiale con quella spirituale. Nel viaggio della vita terrena, il tempo ci rende tutti precari, così la carità chiesta da due suonatori ambulanti in metrò diventa “disturbo” per chi non ha il coraggio di guardarli negli occhi e, nel confronto con i due questuanti, gli anelli ostentati dai passeggeri privi di sensibilità diventano “pesanti come l’aria”, quindi senza alcun valore. Il peso pende più dalla parte dei due suonatori, che se da una parte possono dare per scontato che saranno in pochi ad allungare qualche spicciolo, dall’altra hanno la certezza che tornati tra le loro famiglie potranno trovare il calore che manca proprio a chi non li vuole degnare neanche di uno sguardo. Sulla sponda opposta si trovano i viaggiatori del metrò che sono degli alienati, perché non guardano mai gli altri negli occhi in quanto hanno paura di essere scoperti nella loro nudità dell’anima. Un’alzata di scudi contro il razzismo e tutto ciò che è diverso”.
Benedetto Di Pietro
Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100 copie gratuite – Targa di riconoscimento – Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori – Pubblicazione su Internet Club.it
- Opera 2^ classificata: “Una volta” di Giampaolo Merciai, San Marcello Pistoiese (PT).
Questa la motivazione: “Giampaolo Merciai in “Una volta…” coglie l’occasione per rigettare in faccia ai potenti il progresso dei nostri tempi che ha portato disagi materiali e psichici. Il poeta si sofferma sugli eventi terroristici degli ultimi anni che continuano a generare un senso di precarietà che in particolare si manifesta nell’autolimitazione della propria libertà. Così i versi “Una volta, / c’erano le favole a chiudere gli occhi dei bambini”, nella circolarità della lirica assumono valore di rimpianto per la perdita dell’innocenza infantile, ma vogliono ricondurre anche a quel mondo inventato, che diventa migliore di quello in cui viviamo dove i soprusi consumati a danno della gente superano le favole più sanguinarie; ma queste se non altro dalla loro parte hanno l’attenuante di possedere un fine educativo”.
Benedetto Di Pietro
Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 50 copie gratuite – Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori – Pubblicazione su Internet Club.it
*Opera 3^ classificata: “Guida i miei passi” di Emma Mazzuca, Latina (Roma).
Questa la motivazione: “Emma Mazzuca in “Guida i miei passi…” bene presenta, per metafore e invenzioni, un costrutto poetico che trascende il livello interpretativo di episodi vissuti col padre, per assurgere a momenti che, in maniera estensiva, divengono la sua totale esistenza. Il culmine, ma anche lo scioglimento, della tensione poetica si trova nei versi “...tra soffi di gelido tepore scivolai lieve da chi / – pur se in vita – al mondo tace”, dove la contraddizione ossimorica delle parole bene interpreta la situazione di incertezza e di isolamento in cui oggi l’uomo è costretto a vivere”.
Benedetto Di Pietro
Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 50 copie gratuite – Targa di riconoscimento – Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori – Pubblicazione su Internet Club.it
- Opera 4^ classificata: “Il mare come una stagione” di Antonio Capriotti, San Benedetto del Tronto (AP)
Vince Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori – Pubblicazione su Internet Club.it – Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit.
Opera 5^ classificata: “Pensieri orfani” di Federico Fieri, Prato
Vince Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori – Pubblicazione su Internet Club.it – Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit.
Vincono Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori – Pubblicazione su Club.it – Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit i seguenti autori:
- Opera 6^ classificata: “Sunday evening” di Egidio Belotti, Fossano (CN)
- Opera 7^ classificata: “Non era un canto” di Stefano Leoni, Forlì (FC)
- Opera 8^ classificata: “Dall’onda di mezzo” di Liliana Paparini, Bresso (MI)
- Opera 9^ classificata: “La bouganvillea” di Giuseppina Terranova, Pontedera (PI)
- Opera 10^ classificata: “Alma madre” di Vincenzo Elefante, Castellammare di Stabia (NA)
SEZIONE NARRATIVA
- Opera 1^ classificata: “Morirò di primavera” di Carlo Mieli, Modena.
Questa la motivazione: L’autrice descrive la fine della sua esistenza in un racconto breve e intenso, quasi una lirica, permeando le sue parole di dolcezza, accettazione, amore mistico. Le atmosfere sono rarefatte, quasi impalpabili, ma incisive e struggenti. In un mondo in cui la morte è uno spettro da occultare e rimuovere, e la tanatofobia è imperante, possiamo qui raccogliere una voce che dà conforto e poesia pura all’ultimo attimo fuggente.
Alessandra Crabbia
Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100 copie gratuite – Targa di riconoscimento – Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori e su Internet Club.it
- Opera 2^ classificata: “Marie” di Pasquale Iannucci, Cremona.
Questa la motivazione: Racconto kafkiano, nel quale il narratore con umorismo amaro rovescia gli archetipi sociali che vorrebbero la donna angelo del focolare, materna e passiva, e la investe invece di una carica sottilmente ma anche apertamente sadica. Donna che comanda, che obbliga, che persino imprigiona fisicamente il suo servile amante, imponendogli di vivere dietro un armadio. Originale, tagliente e ironico riesce a far sorridere e meditare.
Alessandra Crabbia
Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui le verranno assegnate 50 copie gratuite – Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori e su Internet Club.it
- Opera 3^ classificata: “Bella e il rosso” di Matteo Favali, Felina (RE)
Questa la motivazione: Un giallo perfetto in una cornice decadente: l’autore descrive un personaggio degradato ma dolce e rassegnato. Tutto si muove sul filo di un triste erotismo e del candore sconfortante di una storia maledetta. E sullo sfondo di questa storia dura, c‘è il rosso, rosso dell’abito e dei capelli dell’amante assassina, rosso delle lenzuola di seta, rosso del sangue del protagonista, arreso e vinto da un amore nero.
Alessandra Crabbia
Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 50 copie gratuite – Targa di riconoscimento – Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori – Pubblicazione su Internet Club.it
Vincono Attestato di merito – Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori e su Internet Club.it – Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit i seguenti autori:
- Opera 4^ classificata: “La falce del destino” di Valentina Pascarella, Vignola (MO).
Questa la motivazione: La sorte è in vendita: l’autore in quest’opera surreale descrive la mercificazione dei destini umani, la vendita del “ciò che accadrà”: Ma l’acquirente, lugubre e di nero vestita ha in mano la falce. Con umorismo noir si assiste al dialogo tra venditore e cliente, nel quale la burocrazia e gli apparati logistici sono presi in campo, ma la nera signora il destino non lo cambia. È la falce il suo strumento. È la morte il suo lavoro.
Alessandra Crabbia
- Opera 5^ classificata: “L’agave” di Sara Iommi, Fornovo di Taro (PR).
Questa la motivazione: Può vivere cent’anni l’agave. Ma la sua triste bellezza è che quando fiorisce è destinata a morire. È su questo filo conduttore che si svolge la vita di questa vecchia donna. Il simbolo arcano della sua esistenza dalla vita alla morte è legato a questa pianta, all’attesa quieta della sua fioritura. Perché anche la fine è una rivelazione e un salto nella luce della consapevolezza spirituale.
Alessandra Crabbia
- Opera 6^ classificata: “Alka Seltzer” di Francesco Troccoli, Roma.
Questa la motivazione: Il tempo non esiste, dice l’autore. E nei suoi improvvisi e allucinanti salti negli anni passati e a venire, si ritrova inconsapevolmente sempre in posizioni esistenziali diverse, fino all’ultimo gradino, diventare un clochard. Solo l’Alka Seltzer è sempre presente, muta testimone dei suoi viaggi temporali. L’impermanenza domina tutte le fasi della vita. Nessun attaccamento, per quanto grande è destinato a durare.
Alessandra Crabbia
- Opera 7^ classificata: “Il Pepeu” di Marco Antonelli, Bovisio Masciago (MI).
Questa la motivazione: Il pepeu è il personaggio out-sider del paese. È un diverso, perché ritardato e solitario. La sua solitudine è quasi disumana, e solo raccogliere rottami e alluminio lo aiuta a sopravvivere. Ma quale la sorpresa quando alla sua morte si scopre un artista! Nella sua casa una scultura erotica fatta di ciò che raccoglieva per le strade è scoperta e subito distrutta dai suoi compaesani benpensanti. L’amore e l’erotismo che non potevano essere vissuti vengono concretizzati in quest’opera di tutta una vita raminga in una catarsi splendida e azzardata.
Alessandra Crabbia
- Opera 8^ classificata: “Pensieri da un cornicione” di Graziella Ceccarelli, Cervinara (AV).
Questa la motivazione: Gli ultimi attimi di vita di un alcolista uxoricida vengono qua narrati con una lucidità sorprendente. Pensieri puri e liberatori e quasi un conforto e un sollievo rispetto una vita disastrata dalla dipendenza. Tutto è stato distrutto da questa malattia dell’anima e del cuore, tutto è perduto. Ma la passante che lo vede, nulla sa della serenità con cui quest’angelo nero si butta nel vuoto per ritrovare la sua anima perduta.
Alessandra Crabbia
- Opera 9^ classificata: “Enigma” di Luciano Recchiuti, Teramo.
Questa la motivazione: È qui descritta un’esperienza pre-morte, dopo un incidente che porterà il protagonista sulla sedia a rotelle. Magia, terrore, oscurità, realtà parallele, s’intrecciano in un racconto che trova il suo epilogo felice nella raggiunta comprensione dei valori autentici di una vita che raggiunge spiritualità attraverso il dolore.
Alessandra Crabbia
- Opera 10^ classificata: “Due parole” di Elisa Nunziatini Salhi, Domodossola (VB).
Questa la motivazione: In un lungo soliloquio attraverso una manciata di anni, in un diario, si snoda la decadenza mentale della protagonista, che assiste impotente al suo declino psico-fisico, e che resta consapevole della devastazione finale di una malattia definita con due terribili parole: morbo e Alzheimer. Toccante e drammatico.
Alessandra Crabbia
Risultano segnalati dalla Giuria con Attestato di merito i seguenti Autori:
- “Il dopocena di Phuket” di Giovanni Carullo, Avellino.
Questa la motivazione: Una donna sconosciuta, bella come una bambola di porcellana resterà nella memoria del protagonista per sempre. Lo tzunami falcerà quella giovane vita. Il mare inghiottirà la sua bellezza.
Alessandra Crabbia
- “Il futuro è nei tuoi sogni” di Fabio Favento, Mediglia (MI).
Questa la motivazione: Premonizioni oniriche e magia della preveggenza femminile. Questo racconto entra nel vivo del paranormale e svela una precisa connessione tra sensazioni e avvenimenti. Nulla sfugge alla mente sottile, né il bene né il male.
“Il tempo sospeso” di Maddalena Lonati, Rho (MI).
Questa la motivazione: Il distacco, il lutto e un amore troppo grande fanno precipitare Il protagonista del racconto in una prostrazione che nessun medico riesce a guarire. Il tempo si è fermato. Non esiste un ritorno. Una non-vita è preferibile all’accettazione della perdita irrevocabile dell’amore.
Alessandra Crabbia
- “L’angelo di Samira” di Giovanni Fabbri, Firenze.
Questa la motivazione: La guerra conduce ad ogni orrore, ad ogni forma di mostruosità. La protagonista entra in questa spirale con l’uccisione di un soldato. L’angelo che doveva salvarla o farla morire viene da lei pugnalato alle spalle. Fuggire dal suo inferno interiore non sarà più possibile. La guerra la inseguirà per tutta la vita.
Alessandra Crabbia
- “L’ombrello giallo” di Gabriele Leone, Sant’Apollinare (FR).
Questa la motivazione: Un incontro casuale in un bar tra una ragazza giovane e sbandata e un vecchio dalla vita torturata. Un incontro tra due generazioni che sfocia nella comprensione profonda della giovane e la fa mutare. Solo l’ombrello giallo che rotolerà tra i binari in una giornata di pioggia, farà capire la fine dell’esistenza del vecchio.
Alessandra Crabbia
La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 21 gennaio 2006 alle ore 15,30 a Melegnano (Milano) presso il Salone Predabissi in via Frassi, 2 angolo via Predabissi. Gli autori premiati hanno ricevuto comunicazione a mezzo lettera.